1. Del matrimonio e della morte di Vittoria, figlia di Gerolamo Amati

“Anno D[omi]ni 1630 die 22 8bris [sic]

Denuntia no.nibus premissis inter Missar solemnia iuxta forma S. C. T. tribus diebus festivis, quam p.a die 13 Dom.ca; secunda die 19 S. Imerij; tertia 20 pariter Dom.ca eiusdem mensis habita fuit, nullor. legitimo impedim.to detecto; ego inf.s Rector Dominicus felicem q.m Ludovici Meneghini Parochiae Maioris, et Victoria filia Hieronimi Amati huius meae Parochiae, in eadem Ecclesia interrogavi eorumq. mutui habito consensu per verba de presenti, Matrimonio coniunxi;  p.tibus testibus notis Ioseph f.o q.m Fran.ci Manarae, et Iacobo f.o q.m Ioannis Baptistae Peranis ambobus viciniae S.tor Faustini, et Iovitae. Hijacinthus Peran.s Rector”

Il documento sopra riportato, letto in questi giorni presso l’Archivio Storico Diocesano di Cremona e che salvo riprova pare rimasto sinora inedito, attesta la celebrazione del matrimonio di Vittoria Amati, figlia di Gerolamo, presso la chiesa dei Ss. Faustino e Giovita di Cremona, il 22 ottobre 1630.

La registrazione è curiosa perché nella sezione “Morti” dello stesso registro, Vittoria è dichiarata morta il 20 ottobre precedente.

In quei mesi, nella città di Cremona afflitta dalla peste di Ripamontiana memoria, le morti si susseguivano con tale frequenza, da costringere i parroci a registrarle a blocchi nei momenti di tregua o nelle ore notturne.

Così avvenne infatti, il 2 novembre, per ben quattro membri della famiglia Amati: Gerolamo, il padre, deceduto il giorno stesso; sua moglie Laura Lazzarini, morta il 27 ottobre, Margherita, defunta il 21 ottobre, e Vittoria, sua sorella, scomparsa il 20 ottobre.

D’altra parte, la confusione di quei tempi lascia immaginare che un po’ di scompiglio nella mente di chi doveva registrare i decessi della parrocchia possa essersi verificato e che, pertanto, la data di morte di Vittoria – anche se di pochi giorni – possa essere stata registrata sbagliata, mentre più affidabile potrebbe essere quella del suo matrimonio, il cui documento dovrebbe essere stata redatto contestualmente alla celebrazione.

Gianpaolo Gregori

6 marzo 2013